Carissimi Volontari, Volontarie, membri delle Componenti Ausiliarie,
l’approssimarsi del nuovo anno rende inevitabile la riflessione su quello appena trascorso, quanto mai caratterizzato da un’instabilità di tutto quanto, prima d’ora, aveva rappresentato una certezza.
Vedere la nostra esistenza condizionata da ritmi a noi non consoni, da necessità di distanziamenti a cui come esseri umani non siamo avvezzi, da obblighi comportamentali innaturali, ha inevitabilmente ingenerato stati di prostrazione e di angoscia che mai la nostra generazione aveva conosciuto.
In mezzo a questo panorama, ciò che è spiccato è stato il perseverare dell’azione di quei Volontari che, accantonati timori e paure, hanno voluto continuare a garantire il loro impegno, il loro fondamentale supporto ad una società ferita e prostrata.
Il Volontariato della nostra regione si è reso protagonista di uno sforzo enorme, profuso per fronteggiare una situazione che mai, prima d’ora, lo aveva posto a contrasto di una situazione caratterizzata da un rischio non percepibile materialmente, da un pericolo subdolo ed incontrollato che però non ne ha mai fatto venire meno l’impegno.
In questo scenario, i Volontari di Croce Rossa hanno dato un contributo sostanziale, nel quale il credo nei nostri principi e nei nostri valori ci ha permesso di improntare i nostri interventi a quell’umanità che rappresenta il primo dei nostri principi.
Inoltre, il sostegno ricevuto dai nostri colleghi dei Comitati di fuori regione ed il supporto del Comitato Nazionale, che ha sempre garantito il soddisfacimento delle nostre richieste, oltre a dimostrare la solidità della nostra rete associativa, hanno consentito lo svolgimento di una azione importante, capillare ed efficace, quale la Croce Rossa Italiana ha da sempre dimostrato di essere capace.
Quanto mai orgoglioso di rappresentare questo volontariato, concludo questa breve analisi con i doverosi auguri a voi tutti affinché queste festività possano essere l’auspicio di un ritorno a quella normalità a cui noi tutti aspiriamo.
Grazie, di cuore, a tutti.
Paolo Sinisi