Commemorazione dell'Ospedale Speciale n. 6
- Foto storica dell’edificio scolastico Mussolini divenuto negli anni 1945-50 Ospedale CRI n. 6
Commemorazione dell’Ospedale Speciale n. 6 C.R.I. (Gioia del Colle 1945-1950)
Sabato 4 maggio 2013 ore 10.00 – Scuola “San Filippo Neri” a Gioia del Colle (BA)
A seguire fino alle ore 20.00 mostra storica e simulazioni di primo soccorso
Nel 1940 all’atto della dichiarazione di guerra furono mobilitati anche tutti i Corpi sanitari compreso il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana e quello delle Infermiere Volontarie CRI.
Allo scoppio della guerra, il 10 giugno del 1940, il Corpo Militare CRI e quello delle Infermiere Volontarie CRI si trovarono a dover far fronte a molteplici esigenze che ne richiedevano il supporto ovunque c’era necessità di un’assistenza costante e competente:
ospedali accantonati, ospedali da campo, treni ospedale, ospedali extra territoriali.
Gli Ospedali Territoriali della C.R.I. erano presenti su tutto il territorio: non solo nei capoluoghi di provincia e nelle grandi città, ma anche nelle cittadine come Gioia del Colle.
Avevano sede in palazzi pubblici o privati, come scuole o ville padronali, poste lungo gli assi ferroviari o vicino alle grandi vie di comunicazione.
Ricevevano i convalescenti di lungo periodo, i mutilati, e tutti quanti coloro che per diversi motivi, nella grande maggioranza non sarebbero più potuti tornare al fronte. Questo ordinato sistema, tuttavia, si rivelò fin dall’inizio inadeguato ad affrontare l’enorme massa di feriti, provocata dal conflitto e senza dubbio ciò provocò un aggravamento delle disperate condizioni in cui i soldati vennero a trovarsi.
La Scuola Elementare “San Filippo Neri” di Gioia del Colle (allora Edificio Scolastico “Mussolini”), durante la Seconda guerra mondiale, dal 1940 fino al 1945, venne requisita dall’Amministrazione militare per essere utilizzata come Ospedale Militare di Riserva.
Dal 7 maggio 1945 l’Ospedale venne passato in gestione diretta alla Croce Rossa Italiana, che l’adibì ad Ospedale Convenzionato, facendolo funzionare ininterrottamente come tubercolosario sino al 31 agosto 1950, intitolandolo “Ospedale Speciale n. 6 della Croce Rossa Italiana”.
L’Ospedale di Gioia del Colle, diretto dal capitano medico CRI Cataldo Balducci, svolgeva la sua opera di cura nei confronti di feriti e malati di guerra, sia militari che civili. Al suo interno si poteva godere del supporto di unità specializzate come le sezioni di disinfezione, i laboratori chimici batteriologici, le stazioni radiologiche, i reparti di medicina e chirurgia.
Il personale chiamato in servizio era composto di 76 elementi, suddivisi in ufficiali medici, contabili, medici civili, farmacisti ausiliari, cappellano militare, infermiere volontarie, impiegati civili, infermieri militari, “donne di fatica”.
Tra i medici, gli impiegati civili e le “donne di fatica”, vi erano numerosi cittadini gioiesi tra cui il dottor Tommaso Rizzi.
Il costo complessivo di indennità di presenza del personale nell’esercizio finanziario 1950-51 è stato di £ 898.521; mentre il costo totale di gestione dell’Ospedale CRI per l’intero periodo risulta essere di £ 66.669.463.
Il 21 dicembre 1950 l’edificio venne riconsegnato al Comune di Gioia del Colle dalla Direzione Lavori Genio militare di Bari, che compilò una perizia di danni accertati per un ammontare di £ 2.757.975 per la riparazione dei soli danni interni.
Il Sindaco dottor Angelo Lattarulo, con nota 9142 del 30 ottobre 1951, chiese l’intervento al Ministro dei Lavori Pubblici per la concessione di un contributo per poter riparare l’edificio e riconsegnarlo alla sua primitiva funzione scolastica.
Nel 1995 l’Amministrazione Comunale di Gioia del Colle, guidata dal Sindaco Sergio Povia, dopo il rinvenimento nell’Ossario del Cimitero Comunale di 31 cassette contenenti i resti dei militari deceduti all’interno dell’Ospedale CRI di Gioia del Colle, con la Delibera di Giunta Municipale n. 343 dell’ 8 novembre 1995, istituì il Sacello Militare all’interno del Cimitero di Gioia del Colle, collocando il 25 aprile 1996 una targa in memoria “Ai soldati che nell’Ospedale Speciale della Croce Rossa Italiana di questa città si spensero mentre nasceva l’Italia repubblicana perché il loro giovane ed estremo contributo sia monito e memoria per le future generazioni”.