8 maggio con ANCI
Quest’anno la Croce Rossa Italiana ha deciso di celebrare la Giornata attraverso un’iniziativa in collaborazione con l’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani): le amministrazioni locali, infatti, sono state invitate a esporre fuori dai palazzi comunali la bandiera della Croce Rossa per la settimana che va dal 6 al 12 maggio. Il vessillo dell’organizzazione internazionale sarà consegnato dai Comitati della Croce Rossa Italiana come segno tangibile del ruolo ausiliario che la CRI ha rispetto ai pubblici poteri. “L’auspicio è che Comitati e amministrazioni comunali possano rispondere favorevolmente – scrivono il Segretario Generale ANCI, Veronica Nicotra, e il Segretario Generale della Croce Rossa Italiana, Flavio Ronzi – mettendo al centro il legame indissolubile che vede sempre più spesso la Croce Rossa Italiana e le amministrazioni comunali unite nelle attività di supporto e vicinanza ai più vulnerabili”.
Inoltre, per l’occasione l’Associazione ha lanciato una miniserie di video storici dal titolo “Una storia d’amore, una storia di umanità”, con l’obiettivo di ricostruire il percorso che ha condotto il Movimento Internazionale a quello che è oggi e a quello che rappresenta nel mondo. Il titolo ricalca l’invito della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), della quale cade il Centenario, che ha lanciato quest’anno una campagna di comunicazione internazionale incentrata sul tema “Love”, ovvero “Cosa ami della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa”.
Tutti conoscono la Croce Rossa Italiana per i servizi di ambulanza e le operazioni di soccorso durante calamità ed emergenze. Ma l’impegno della CRI per lo sviluppo dell’individuo si estende a decine di altri servizi: dai corsi di primo soccorso alle attività rivolte ai giovani, come le campagne contro il bullismo e le malattie sessualmente trasmissibili; dall’invecchiamento attivo alla prevenzione delle dipendenze; dai clown di corsia negli ospedali all’empowerment delle persone diversamente abili; fino all’inclusione sociale dei migranti, la promozione di stili di vita sani, e molto altro ancora. Perché la missione dei volontari di Croce Rossa Italiana è essere presenti, appunto, “ovunque, per chiunque”.
Francesco Rocca, Presidente Croce Rossa Italiana
L’umanitarismo moderno muove i suoi passi oltre 150 anni fa, grazie alla visione di Henry Dunant che, tutt’oggi, guida nel mondo l’operato di milioni di volontari i quali, quotidianamente, contribuiscono alla crescita della più grande organizzazione umanitaria del mondo. L’8 maggio festeggiamo questo impegno attraverso la Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, istituita in occasione dell’anniversario della nascita del suo fondatore.“L’8 maggio è l’occasione per festeggiare un’idea più attuale che mai, quella di Henry Dunant, e celebrare lo spirito di sacrifico e abnegazione dei nostri 17 milioni di volontari delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, di cui oltre 160 mila in Italia. Siamo presenti dalle zone di conflitto alle emergenze dovute ai disastri naturali, fino alle tante vulnerabilità quotidiane che non fanno notizia. L’8 maggio è anche il giorno in cui ricordare l’importanza e l’attualità dei nostri Principi fondamentali, tra cui Umanità e Neutralità. E, ancora, è il giorno in cui vogliamo rilanciare il nostro appello per la protezione e il rispetto di tutti i soccorritori e delle strutture sanitarie, nei teatri di crisi come nel nostro Paese e sensibilizzare rispetto al tema dei cambiamenti climatici”, spiega il Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca.
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