Maxiemergenza CRIMEDIM 2018
EMDM (European Master Disaster Medicine) e UPO (Università Piemonte Orientale) hanno organizzato CRIMEDIM 2018 che si è svolto oggi, 6 Giugno 2018 a Varallo Pombia. E’ una Esercitazione di Maxiemergenza alla quale partecipano le Unità Sanitarie dell’Esercito Italianao con un Grande Ospedale da Campo che è stato montato a Bellinzago Novarese presso il Centro Sportivo, la Croce Rossa Italiana alla quale è stata affidata la gestione degli scenari, la gestione delle comunicazioni radio ed il coordinamento del trasporto dei feriti dal luogo dei Crasch fino oll’ospedale da campo con ambulanze e pulmini. Erano presenti le massime Autorità Militari, i Sindaci della zona, Il Prefetto di Novara e i dirigenti dell’Università del Piemonte Orientale. L’esercitazione, che è perfettamente riuscita, si è conclusa intorno alla mezzanotte.
Medicina dei disastri, 500 persone coinvolte nell’esercitazione tra Bellinzago e Varallo Pombia
Una nave che trasportava dei profughi che volevano attraversare il fiume è stata attaccata. Ci sono decine di vittime, morti e dispersi. E’ questo lo scenario che si sono trovati ad affrontare ieri sera i 25 partecipanti allo European Master in Disaster Medicine organizzato dal Crimedim, il centro di ricerca in medicina d’emergenza e dei disastri dell’Università del Piemonte orientale e dalla Vrije Universiteit di Bruxelles. Il contesto nel quale è stato ricreato l’attacco è il confine con uno Stato dove sono in atto conflitti interni, la cui popolazione cerca di scappare alla ricerca di migliori condizioni di vita.
In realtà siamo alla diga del Panperduto di Varallo Pombia, ma ancora una volta gli organizzatori sono riusciti a ricreare una situazione disastrosa con un elevato livello di veridicità. Questo grazie all’impegno di tutti coloro che sono stati coinvolti ovvero la Croce Rossa Italiana di Novara, Arona, Oleggio, Trecate, Galliate, Borgomanero, Vercelli e Pavia, Croce di Sant’Andrea, Croce Bianca di Milano, Coordinamento protezione civile di Novara. Per il quinto anno c’è stata anche la cooperazione dell’Esercito italiano e in particolare del Reggimento Gestione Aree di Transito e il 3° Reparto di sanità “Milano”, di stanza a Bellinzago Novarese.