La notte di San Silvestro a Prato Nevoso

i volontari presenti

37 interventi, 6 pazienti trasportati in ospedale, un team composto da 25 persone, tra medici, infermieri, volontari e tecnici. 
È il “bilancio” della notte di San Silvestro a Prato Nevoso fornito dal sistema di emergenza sanitaria territoriale che, come previsto dal piano interforze redatto durante i vertici in Prefettura e Questura, ha messo a punto l’assistenza sanitaria agli oltre 15mila partecipanti all’evento. In campo l’emergenza sanitaria provinciale e la Maxiemergenza regionale, con cinque infermieri, due medici, due coordinatori (rispettivamente della Maxiemergenza e della centrale operativa della provinciale) e tre operatori tecnici (di cui due della “Maxi”). Presente sul posto anche il dottor Mario Raviolo, direttore della Maxiemergenza regionale e, dallo scorso giugno, direttore del Dipartimento regionale di emergenza sanitaria. Oltre a sanitari e tecnici, hanno garantito supporto anche 12 volontari del soccorso, con due ambulanze della Croce rossa di Mondovì, due della CRI Asti, una della CRI Cuneo ed una della Croce bianca di Ceva. Da Cuneo la Croce rossa ha messo a disposizione anche un fuoristrada con carrello per l’allestimento di un punto di bevande calde per tutti i soccorritori. Croce rossa e Croce bianca, con i loro volontari, hanno anche garantito supposto al Posto medico avanzato. Il Pma è la struttura (composta da tre tende da campo) allestita nei giorni precedenti alla notte di San Silvestro nell’area dell’evento. Al suo interno sono stati allestiti posti letto, con apparecchiature e materiale sanitario per garantire la massima operatività a medici e infermieri. La task-force disposta per l’evento ha funzionato al meglio. 

 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


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