Galliate – io ricordo

i Volontari dei Galliate

16 Novembre 2019 – C’è un tempo per ogni cosa e il weekend appena trascorso era il tempo della memoria. In occasione della Giornata Mondiale in ricordo delle Vittime della Strada che ricorre la 3ª domenica di novembre, il Comitato di Galliate della Croce Rossa Italiana, ospite di Don Alessandro presso la Sala Don Manfredda dell’Oratorio, nella serata di sabato ha dato vita alla 4ª edizione dell’evento benefico “Io ricordo”, realizzato grazie alla collaborazione congiunta dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada Onlus, dei Comuni di Galliate, Cameri e Romentino e al supporto del Gruppo Folliconi, dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Galliate e di diversi sponsor del territorio. Moltissimi i partecipanti alla serata, condotta da Chiara Tordi, speaker di Radio Azzurra, che ha visto la straordinaria partecipazione della Fanfara III Reggimento Carabinieri Lombardia esibitasi in un eccellente repertorio di brani dal sapore sia storico che popolare, rivisitati secondo l’innegabile talento e la passione dei musicisti e del direttore Brig. Capo Cono Randazzo. Di forte impatto emotivo l’esecuzione de “ll silenzio”, legato, nella storia narrata, proprio al dolore di un padre che, perso il figlio in guerra, con queste note da brivido ne ha fatto onorare la memoria. La musica ha poi incontrato l’espressione dei movimenti con le coreografie dell’Accademia Artsup di Cameri, diretta da Melissa Rossoni, e lasciato spazio alla preghiera corale guidata dal vice parroco Don Alessandro. Diversi gli interventi istituzionali: le sentite parole del Sindaco di Galliate, Claudiano Di Caprio, e del Vicesindaco Mirko Lombardo, i saluti del Questore, Rosanna Lavezzaro, portati dal Commissario Rocco Zoccali, i ricordi dei volontari scomparsi sulla strada e durante i soccorsi evocati dal Presidente del Comitato CRI di Galliate, Remo Bignoli, e le parole del Maggiore Eliseo Mattia Virgillo, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Novara, che ha ricordato che tutte le persone coinvolte nel “soccorso” non sono eroi ma persone in carne ed ossa, al servizio di persone, unite indipendentemente dalla divisa, nel salvare vite e nel portare conforto là dove la vita si è spenta. Un evento che ha dato voce al cuore, il quale sia pur trafitto dal dolore ha la forza di ricostruire e continuare a donare. Ora a sipario chiuso, gli applausi sono finiti ma le emozioni regalate al ricordo dei nostri cari resteranno con noi per sempre.

 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


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