Humanitarian Medic

un momento dell'esercitazione

La sede del Comitato si trasforma in uno straordinario campo d’emergenza simulato. Dopo l’ottima esperienza dello scorso mese di luglio si è rinnovata nel week end la preziosa collaborazione tra Università del Piemonte Orientale (UPO), CRIMEDIM, Medici Senza Frontiere (MSF) e Croce Rossa Italiana (CRI), con la tappa operativa del corso di formazione in medicina d’emergenza “Humanitarian Medic” che ha coinvolto giovani medici desiderosi di operare in contesti di guerra e crisi umanitarie. Dodici allievi, quasi tutti italiani provenienti da ogni angolo della Penisola con una rappresentanza dalla lontana Colombia, hanno dunque alloggiato per due intense giornate nelle tende pneumatiche erette sul piazzale di via Cesare Battisti a Galliate, chiamati così a calarsi anima e corpo in uno scenario realistico da Protezione Civile, con tanto di impressionanti esercitazioni nelle vicine campagne del Varallino: un check point di guerriglieri ribelli da superare con un convoglio sanitario e poi la gestione di una maxi-emergenza provocata dal bombardamento su un dispensario di farmaci. Simulazioni talmente realistiche da lasciare esterrefatti i ragazzi e spingere alcuni ignari cittadini ad allertare i soccorsi veri e propri. “Per me è stata un’esperienza speciale, la prima volta che dormivo in tenda – racconta Chiara, giovane medico di Napoli specializzanda in anestesia – si vede che alla base di questa iniziativa c’è grande organizzazione. Poi mi hanno molto colpito lo spirito, la volontà e l’entusiasmo da parte di tutti, siamo stati accolti ed assistiti con grande gentilezza. Non so ancora quando, ma nel futuro trascorrerò sicuramente un periodo di lavoro in campi umanitari”. Un notevole impegno anche per i volontari CRI – una sessantina in tutto, giunti anche dai Comitati di Novara, Oleggio, Borgomanero ed Arona a supporto dei colleghi di Galliate – ripagato dall’opportunità di mettersi alla prova sul campo, con mezzi ed attrezzature speciali accanto ai professionisti del settore: dalla fase logistica – montaggio e smontaggio tende, mensa e servizi – alla fase “operativa” delle esercitazioni che hanno coinvolto truccatori, simulatori e soccorritori.

 
 
Stefano Piantanida

Stefano Piantanida, referente per CRI Galliate

“E’ andata molto bene – ha commentato Stefano Piantanida, referente per CRI Galliate – abbiamo lavorato intensamente per la realizzazione del campo e partecipato con grande spirito alle esercitazioni, che sono risultate davvero convincenti. Ringraziamo Università, MSF e CRIMEDIM per la fiducia nei nostri confronti, oltre naturalmente ai colleghi degli altri Comitati per il prezioso aiuto”. “Siete stati molto gentili come sempre – ha commentato la professoressa Marta Caviglia del CRIMEDIM nel salutare medici e volontari – siamo soddisfatti di questa collaborazione con Croce Rossa”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


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