Alluvione Piemonte 2008

ambulanza Torre Pellice

Le piogge che da giorni non danno tregua hanno messo in ginocchio Torino e la provincia. La situazione più critica nel Pinerolese dove si contano due vittime e due dispersi, in Val Chisone con un comune isolato e trenta famiglie evacuate e in Valsusa dove centinaia di famiglie sono state costrette ad abbandonare le loro abitazioni. Per tutto il pomeriggio di ieri, sotto violenti scrosci di pioggia i soccorritori hanno scavato tra le macerie della palazzina crollata a Villar Pellice, ma le operazioni sono state difficili a causa di una fuga di gas. Il torrente Pellice è in piena e non può essere attraversato. Situazione critica anche in Valsusa dove centinaia di persone sono state costrette a passare la notte fuori casa. Per loro la Regione Piemonte ha già predisposto gli aiuti: generi di prima necessità e brandine sono state inviate già ieri pomeriggio, mentre all’opera ci sono seicento vigili del fuoco con 150 mezzi. E mentre il presidente del Piemonte, Mercedes Bresso, chiede lo stato di calamità naturale, il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha disposto l’impiego delle Forze armate. Duecentottantotto milioni di euro di danni: questa l’ingente cifra quantificata per il territorio della provincia di Torino a seguito dell’alluvione che nel maggio 2008 ha colpito Piemonte e Valle d’Aosta. E’ questo il quadro emerso nel corso dell’incontro indetto dalla Regione Piemonte a Villa Gualino per fare il punto con la Provincia di Torino, l’Aipo, i comuni torinesi colpiti dall’alluvione del 2008,  I soli danni alle opere pubbliche ammontano ad oltre 541 milioni di euro.  L’onda di piena della Dora è già arrivata, quella del Po è attesa per la tarda serata di domenica e il Piemonte, in attesa che cessi l’allerta per il maltempo, vive con il fiato sospeso. “Non uscite di casa se non è strettamente necessario”, l’invito del governatore, Roberto Cota e del sindaco di Torino, Piero Fassino. Perchè se per ora non si sono registrati gravi danni, prevedere cosa succederà nelle prossime ore con certezza non è possibile. E’ stato chiesto lo stato di calamità per tutta la Regione, il sottosegretario all’Interno, Michelino Davico, ha chiesto l’utilizzo dell’esercito per portare aiuto alle popolazioni della Val Chisone e Valsusa. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha già predisposto il «pronto intervento della componente difesa» in particolare all’aeroporto di Torino Caselle sono stati inviati tre elicotteri in grado di operare in condizioni meteo avverse e di notte. Inoltre ha predisposto 70 posti letto per ospitare sfollati nella sede del reggimento Nizza cavalleria a Pinerolo.

 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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