Giaveno – Io non rischio

un momento della manifestazione

Ottima riuscita per la prima edizione di “Io non rischio – Buone pratiche di Protezione Civile” svoltasi in Val Sangone! In meno di 20 ore di attività, nelle piazze San Lorenzo di Giaveno (TO) e Marco Matta di Sangano (TO), la Croce Rossa Italiana – Comitato Locale di Giaveno ha sensibilizzato sul tema della riduzione del rischio da alluvioni quasi 300 cittadini, promuovendo la cultura delle buone pratiche di Protezione Civile, incoraggiando i più timidi, spingendo al cambiamento i più restii, rendendo consapevole chi non sentiva proprio il rischio, mitigando i comportamenti scorretti, diffondendo i consigli di uno stile di vita più sicuro, preparando la comunità: sono state quindi poste le basi per lo sviluppo della resilienza ai disastri tra la popolazione della Val Sangone. Durante il weekend di “Io non rischio – Buone pratiche di Protezione Civile” la Croce Rossa italiana – Comitato Locale di Giaveno non ha messo in opera solo quanto appreso in occasione della formazione, avvenuta nel mese di agosto con i Formatori del Dipartimento della Protezione Civile, ma il proprio modo di fare volontariato. Un volontariato organizzato, formato, sensibile, professionale, competente, consapevole e che ama mettersi in gioco! Un volontariato fatto di persone in prima persona che vede in azione Operatori e non semplicemente dei volontari!! I cittadini che hanno seguito il percorso di “Io non rischio – Buone pratiche di Protezione Civile” hanno dimostrato la volontà di non essere più soltanto delle vittime, ma anche i primi a prendere parte alla risposta ad un evento emergenziale. Vedere tale consapevolezza nella popolazione è il risultato più grande che la Croce Rossa Italiana – Comitato Locale di Giaveno poteva aspettarsi, in quanto promotrice, con la sua azione quotidiana, di una cultura della cittadinanza attiva volta a ridurre i rischi ed a vivere uno stile di vita più sano e più sicuro. Una delle persone incontrate nei due giorni di attività, al termine del percorso svolto assieme ai Volontari C.R.I., ha condiviso con noi una riflessione semplice ma dalla profonda forza: “Morire di ignoranza è davvero brutto”. Non si potrebbero utilizzare parole migliori per sintetizzare le motivazioni che hanno spinto più di 30 Volontari C.R.I. a dedicare un loro weekend per la popolazione delle Val Sangone!

 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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