Lo scorso 4 novembre si sono tenute in tutta Italia le celebrazioni per la Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, commemorazione dei caduti della Grande Guerra e anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale dopo la resa dell’Austria Ungheria all’Italia con l’armistizio di Villa Giusti, il 4 novembre del 1918. Quest’anno celebrazioni particolarmente sentite ricorrendo i 100 anni dalla fine del più sanguinoso conflitto che la storia moderna possa ricordare. 
Anche la Croce Rossa molisana ha fatto sentire forte la sua presenza in una giornata tanto solenne, sia nei due capoluoghi regionali, Campobasso e Isernia, che a Roma. 
A Campobasso, sotto una pioggia battente, i volontari hanno sfilato con lo stendardo per celebrare, con l’occasione, anche i 130 anni di presenza sul territorio, un traguardo importante per questo prezioso sodalizio con la regione Molise. Erano presenti alla commemorazione il prefetto di Campobasso Maria Guia Federico, il presidente della Giunta regionale Donato Toma e il sindaco della città e presidente della Provincia di Campobasso Antonio Battista. A rappresentare la CRI Molise, oltre al presidente regionale Giuseppe Alabastro, erano presenti la vicepresidente regionale vicaria, sorella Angioletta Iavasile, l’ispettrice regionale delle infermiere volontarie CRI, sorella Liliana Mattiacci, l’ispettrice II.VV. del comitato locale di Campobasso, sorella Cynthia Presutti, e il responsabile NAAPRO del Corpo militare volontario CRI di Campobasso, S.Ten. cri in cong. ing. Luigi Colalillo.

A Isernia, insieme con le autorità civili e militari e i volontari, ha  preso parte alla cerimonia anche il neo presidente del Comitato CRI, Fabio Rea. 

A Roma le infermiere volontarie del Comitato di Campobasso (Sorella Amalia Mascio con le allieve Filomena Rotundo e Stefania Malzone) hanno partecipato alla cerimonia svoltasi presso l’Altare della Patria alla quale hanno presenziato le più alte cariche dello Stato, tra cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i vertici delle Forze armate, con relativi reparti schierati, e un plotone di Sorelle in uniforme  storica: il camice bianco con Croce rossa posta sul cuore. Il candore di queste uniformi porta indietro la memoria a 110 anni fa, alla data della costituzione del Corpo, perciò la loro presenza in uniforme storica ha voluto rimarcare l’impegno profuso fin dal 1908 nel terremoto che distrusse letteralmente Messina.
Il presidente della CRI Molise, Giuseppe Alabastro, ha commentato la giornata manifestando soddisfazione per la massiccia partecipazione di volontari alle diverse cerimonie. “Questa – ha detto – è la testimonianza di come la Croce Rossa Italiana sia parte del Movimento Internazionale e quest’ultimo è ampiamente riconosciuto quale primo network umanitario al mondo che sa coniugare storia, tradizione e nuove tecnologie sempre con la stessa grande passione”. 
“Questo – ha aggiunto – è il ‘Cuore’ dei volontari della Croce Rossa, la stessa passione che possiamo riscontrare nel grande lavoro che i nostri colleghi stanno facendo in Indonesia nella realizzazione di un campo base per la popolazione locale”. Alabastro ha così ricordato l’impegno di Croce Rossa nell’isola colpita un mese fa da un violento terremoto che ha messo in ginocchio il Paese provocando migliaia di vittime. Il dottor Ignazio Schintu, responsabile nazionale per l’emergenza della CRI, è stato infatti tra i primi a partire con un  gruppo di esperti italiani del settore emergenze.
Il Comitato Regionale CRI Molise ha anche partecipato, il 2 novembre, alla cerimonia di commemorazione dei caduti di tutte le guerre e alla celebrazione della Sanata Messa officiata, presso il Sacrario Militare del Castello Monforte di Campobasso, dal Cappellano militare don Giuseppe Graziano.

Il dottor Ignazio Schintu responsabile nazionale per l’emergenza della CRI, tra i primi a partire per l’Indonesia con un gruppo di esperti italiani del settore emergenze.