Diplomazia umanitaria, CRI Molise sostiene l’appello del Presidente Rocca
“Lo scorso anno, dopo una mobilitazione mondiale 120 Paesi membri dell’Onu hanno firmato un Trattato per il divieto dell’utilizzo delle armi nucleari. La Croce Rossa italiana e la Federazione internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, hanno sollecitato tutti i governi ad aderire a questo impegno, ma molti non hanno risposto alla chiamata. Tra questi, il precedente governo italiano.
Ecco perché proprio oggi voglio rilanciare il nostro appello solenne al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ai vice presidenti Matteo Salvini e Luigi Di Maio, affinché si facciano sostenitori di questa doverosa iniziativa. Chiedo al governo italiano un gesto di coraggio, quindi: firmare il Trattato che vieta le armi nucleari e far sentire la propria voce. Impedire nuovi orrori forse è un’utopia, ma evitare che si ripetano quelli del passato è un dovere etico che non consente astensioni”.
Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, sulle colonne del suo blog di Huffington Post.
Di seguito le dichiarazioni del presidente CRI Molise, Giuseppe Alabastro, sull’appello del Presidente Francesco Rocca:
Il ruolo della Croce Rossa, nonostante i suoi 154 anni di storia, è sempre più attuale è fondamentale. L’Appello del Presidente Francesco Rocca al nuovo governo italiano perché firmi il trattato contro le armi nucleari è solo l’ultima battaglia, in ordine di tempo, avanzata dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
Il nostro Movimento continua a tenere alta la guardia affinché l’affermazione di uno dei nostri sette princìpi, l’umanità, possa essere riconosciuto e applicato ancora oggi nei diversi conflitti armati che, purtroppo, sono in atto in diverse parti del mondo. I proclami in merito all’orrore della guerra ripetuto dai rappresentanti dei vari Stati non basta; in questi ultimi anni è tornato sulla scena internazionale il rischio che alcuni di questi conflitti siano risolti attraverso l’utilizzo degli armamenti atomici. In qualità di Volontario della Croce Rossa ritengo opportuno far conoscere ai politici di ogni ordine e grado (del nostro territorio) il nostro impegno in ambito internazionale. Serve la consapevolezza di tutti, a partire dalla base fino ad arrivare alle articolazioni internazionali affinché l’operato, per me motivo di orgoglio, dei vertici della Croce Rossa sia condiviso da tutti e risulti, dunque, più efficace.
Ritengo indispensabile far conoscere a tutti coloro che si interessano della res pubblica l’impegno portato avanti dal Movimento Internazionale. Spesso, a livello locale, si ha una visione della Croce Rossa legata al valido operato nel settore sociosanitario. Ma non siamo solo questo! Occorre che politici, Volontari e cittadinanza siano ben consapevoli delle iniziative portate avanti con forza e determinazione dai nostri colleghi che, in vesti e responsabilità diverse, si impegnano quotidianamente per l’affermazione dei nostri princìpi. La bellezza del nostro Movimento è la condivisione e il nostro Presidente Francesco Rocca, sia come Presidente Nazionale che, in qualità di Presidente della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ne sta facendo una bandiera.
Pertanto dare la massima diffusione alle iniziative promosse dalla Croce Rossa diviene un servizio per rendere edotti quanti, in modo superficiale, non volgono lo sguardo più in profondità, limitandosi a puntare l’attenzione sugli sterili contenitori in cui gli uomini operano; soffermandosi sulle divise e sui mezzi, tralasciando la passione, l’amore verso il prossimo, la condivisione di ideali così alti e importanti lanciati oltre 154 anni su un campo di battaglia nel corso della seconda guerra d’indipendenza. Ancora oggi la stessa passione può accendere il fuoco della speranza nel prevenire tante sofferenze e troppe morti inutili. Il tradizione ruolo, riconosciutoci internazionalmente, non è un fatto dovuto, da oltre un secolo e mezzo ma un meritato successo di chi, intimamente condivide ancora oggi gli stessi valori e le stesse idee che hanno portato un giovane ginevrino a fondare la Croce Rossa, attualmente presente in 190 Paesi. L’avvocato Francesco Rocca si impegna in battaglie per l’affermazione di valori etici che accomunano tutta la popolazione. Motivo per cui nessun Volontario che vuole essere tale può restare a guardare. Ognuno di noi deve essere convinto che il nostro impegno internazionale per scongiurare la guerra e, laddove non sia possibile per renderla meno cruenta, parta dal comunicare, dal promuovere, ciò che il nostro Movimento sta facendo per debellare il pericolo atomico. Un impegno che deve partire da ognuno di noi, perché per far conoscere agli altri è indispensabile informarsi, conoscere, aprire gli occhi su quanto sta accadendo. Solo in questo modo sarà possibile diffondere il lavoro che i nostri rappresentanti svolgono per il bene dell’umanità.
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