Santa Caterina da Siena, celebrazioni in onore della patrona delle Infermiere Volontarie
In occasione della festa liturgica di Santa Caterina da Siena, patrona del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, celebrata a livello nazionale stamane a Roma, nel pomeriggio di oggi presso la cattedrale di Campobasso si è tenuta una celebrazione eucaristica officiata dal parroco Don Michele Tartaglia. Alla Santa Messa presenti i rappresentanti del Corpo Regionale delle Infermiere Volontarie, del Comitato Regionale Molise della Croce Rossa, e dei diversi Comitati locali.
Per l’occasione il presidente CRI Molise, il dottor Giuseppe Alabastro ha inteso inviare un messaggio a Liliana Mattiacci, Ispettrice Regionale delle Infermiere Volontarie CRI del Molise, alle Ispettrici del Comitato di Campobasso e di Isernia e a tutte le Infermiere Volontarie CRI del Molise.
“Il giorno 29 aprile è la festa liturgica di Santa Caterina da Siena – si legge nella missiva del presidente Alabastro –. Santa Caterina da Siena, mistica che impara da sola a leggere e scrivere, fino ad essere proclamata Dottore della Chiesa. Santa chiamata maestra dai suoi discepoli. Caterina, accolta nelle corti europee e ascoltata dai papa e sovrani, Caterina, considerata alla pari dei professori universitari della sua epoca. Caterina tra i vulnerabili, in aiuto e conforto della loro sofferenza. Caterina tra gli abbandonati, gli appestati, senza alcuna paura del contagio, senza pensare a se stessa. E poi, Caterina mediatrice di pace e di perdono, tra la gente comuni e tra i capi di stato. Santa Caterina da Siena, divenuta Patrona del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, per concessione di Papa Pio XII nel 1947 è iconografia di sapienza, purezza, coraggio e dedizione e, nel breve arco della vita terrena, fu infermiera volontaria tra i deboli, i poveri e gli ammalati ed interpretò la carità cristiana in modo fattivo e concreto. Per tutti, le Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana sono, da sempre, portatrici di Umanità, Amore e Vicinanza verso coloro che, in pace come in guerra, hanno potuto trarre una nuova speranza dal Loro sguardo, dalle Loro premure.
La storia del Corpo delle Infermiere Volontarie della CRI – ha continuato il presidente regionale CRI Molise – si snoda nell’arco di un secolo, dal 1908 sempre di più si sono affermate in un mondo di uomini, nel mondo della guerra, nel mondo militare. Dal terremoto di Messina, alla Prima e Seconda Guerra Mondiale, dalla Guerra Civile Spagnola alle ultime missione militari all’estero, costantemente in prima linea, in aiuto dei feriti civili e militari. Negli ospedali da campo, su navi e treni sanitari, mettendo in gioco la loro vita e perdendola, sui campi di battaglia, come la Sorella Margherita Kaiser Parodi nel primo conflitto mondiale, o di fronte ai plotoni d’esecuzione, nei campi di concentramento della seconda guerra mondiale. Donne che decennio dopo decennio, tra conflitti bellici ed emergenze umanitarie, hanno dimostrato l’intelligenza e la carità di Caterina, la capacità di mediare pace e perdono, la competenza e il coraggio, fino al tragico esempio di Sorella Maria Cristina Luinetti, caduta in Somalia nel 1993, pochi giorni prima di Natale, mentre accoglieva la gente di Mogadiscio all’interno di un poliambulatorio. Una piccola, grande storia di donne, di volontarie, impegnate nel difficile compito di curare gli infermi, l’umanità sofferente, laddove essa lo ha richiesto e lo richiede, con attività che spaziano in tutti i settori della vita sociale, ove la loro opera sia richiesta e necessaria. Il Motto delle Crocerossine “Ama, Conforta, Lavora, Salva” interpreta con grande orgoglio lo spirito della Santa Patrona, S. Caterina da Siena, sempre ardente di mirabile carità verso i bisognosi, che non risparmiò nessun impegno e travaglio per procurare il bene del prossimo. Grazie, ancora e sempre alle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana che nel ricordo della loro Patrona, nell’orgoglio del loro Corpo, nella forza delle loro Uniforme sanno accogliere le continue richieste di aiuto presentate dai migliaia di richiedenti asilo presso il CARA di Mineo (Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo) in provincia di Catania, una realtà familiare per diverse Sorelle operative in forza alla Nostra Regione.
Formulando i più sinceri Auguri a tutte le Sorelle in occasione del ricordo della loro Patrona – ha concluso il dottor Alabastro – e associo il mio ringraziamento e dei Membri del Direttivo del Consiglio Comitato Regionale CRI Molise e dei Volontari tutti, per l’opera di Volontariato svolta quotidianamente in favore dei nostri fratelli che vivono in difficoltà, lacerati dalla sofferenza straziati dal dolore.
Viva le Infermiere Volontarie Viva la Croce Rossa Italiana!”