La Croce Rossa Italiana – Comitato Regionale Molise – attiva in Basso Molise per far fronte allo stato di preallarme conseguente all’apertura controllata della diga del Liscione. Un provvedimento necessario a seguito delle abbondanti nevicate prima, e della pioggia copiosa poi, che ha interessato la regione nelle ultime settimane. 

Sono ore molto intense per i volontari della Cri Molise, in modo particolare per la sede operativa di Termoli. A seguito dell’apertura dell’invaso, infatti, il Comitato Regionale Cri ha preso contatti con le amministrazioni comunali del Basso Molise, al fine di monitorare il territorio interessato dall’apertura straordinaria e intervenire tempestivamente qualora ce ne fosse bisogno. Sin dalla giornata di ieri, infatti, i volontari della sede operativa di Termoli stanno controllando materiale e mezzi a disposizione. Un’operazione che è stata effettuata senza lasciare nulla al caso in modo da essere preparati a qualsiasi scenario. In caso di emergenza, infatti, la Cri Molise sarà operativa con un equipaggio dotato di pompa idrovora montata su mezzo 4X4, una squadra di soccorritori dotata di Ambulanza Fiat Ducato e un equipaggio composto da diversi volontari che, a bordo di una Fiat Stilo, sono pronti a dare assistenza alla popolazione. 

“L’obiettivo – ha spiegato il presidente della Cri Molise, il dottor Giuseppe Alabastro – è quello di farci trovare sempre pronti dinanzi a qualsiasi emergenza. In questi casi sono i dettagli e la preparazione anticipata che fanno la differenza. Motivo per cui i nostri volontari – ha continuato il presidente – si sono attivati subito dopo essere venuti a conoscenza dello stato di preallarme. A loro va il mio ringraziamento per le attività che stanno svolgendo”.

Intanto l’operato della Cri – Comitato Regionale Molise – prosegue senza soluzione di continuità. Sono ancora impegnati in Abruzzo i volontari molisani che stanno assistendo la popolazione colpita da maltempo e sisma. Inoltre, è costantemente attiva la Rete Emergenza della Cri Molise, attraverso la quale è stato reso più efficace il controllo del territorio regionale, grazie soprattutto al coinvolgimento di ben 66 volontari.