Riunione Plenaria delle Associazioni e Federazioni dei Donatori di Sangue
Riceviamo e pubbblichiamo con vero piacere
Il 22 novembre 2011, si è svolto a Roma presso il Comitato Centrale della Croce Rossa la riunione plenaria tra i Presidenti nazionali e regionali delle Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue tra le quali Cri, Avis, Fratres, Fidas, i responsabili delle SRC per le attività trasfusionali, il CNS ed il Ministero della Salute in vista della predisposizione del Programma nazionale per l’autosufficienza del sangue e dei suoi prodotti per l’anno 2012.
Nell’ambito dell’incontro, il Centro Nazionale Sangue ha presentato i principali dati di attività del quadriennio 2008-2011 relativi a produzione, consumo, trasfusione, invio plasma alle industrie incominciando a delineare lo scenario 2012 per quanto riguarda l’autosufficienza quantitativa.
Dall’analisi dei dati, è emerso che la Sardegna ha un’alta percentuale di emazie consumate pari a 68,8 unità ogni 1000 abitanti, di cui 64,3 vengono trasfuse, mentre 4,6 eliminate in seguito a scadenza.
Questo poiché è ampiamente diffusa nel territorio sardo la Talassemia, malattia del sangue, causata da un’alterazione genetica del midollo osseo: esso non può produrre emoglobina normale (l’emoglobina è una proteina contenuta nei globuli rossi con la funzione vitale di trasporto e scambio di ossigeno/anidride carbonica nell’organismo). L’anomalia dell’emoglobina determina nel sangue della persona talassemica la presenza di globuli rossi deboli e incapaci di assolvere il loro compito. Per sopravvivere tali soggetti necessitano di trasfusioni periodiche di sangue circa ogni 15-20 giorni.
Si è discusso inoltre di farmaci plasmaderivati e di donazione differita, utilizzando per l’analisi delle slides che evidenziavano i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce del sistema trasfusionale italiano.