“In occasione del 156° Anniversario del Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana, che ho l’onere e l’onore di comandare, desidero rivolgere ad ogni militare iscritto nei ruoli e alle loro famiglie, gli auguri più sentiti e, consentitemi, più affettuosi.

La salvaguardia della vita umana che vide in Palasciano e Dunant i  precursori mondiali, trova quotidianamente in Voi, in Noi, da oltre un secolo e mezzo, i traduttori di quei principi di “neutralità sanitaria” a difesa dei più deboli, dei più vulnerabili, del fratello che soffre senza far caso -in piena aderenza ai principi internazionali della Croce Rossa- alla razza e al colore della pelle, al sesso, alla fede religiosa o all’appartenenza politica.

Chi soffre e chi ha bisogno di aiuto trova dunque in Voi, trova dunque in Noi, la mano tesa e colma d’amore. Sempre e dovunque!

E questo accade, dicevamo, da 156 anni, ininterrottamente, in Italia e nel mondo, anche negli angoli più sperduti,  più scomodi e più  difficili del pianeta dove i nostri soldati hanno scritto pagine di epica solidarietà e di fratellanza umana.

Le “squadriglie di soccorso” del Comitato milanese di quel lontano 1866 aprirono la strada a Voi, a Noi, a quanti ci hanno preceduto e a quanti ci succederanno nell’adempimento del nostro nobile servizio.

Ovviamente non tutto può sempre andare bene e non sono mancate nell’ultimo periodo accuse ingiustificate e false che abbiamo restituito al mittente che ne risponderà nelle sedi adeguate. Da parte nostra continuiamo ad operare in ogni dove, con i Volontari e con i dipendenti civili di Croce Rossa, con le Infermiere Volontarie e le Forze Armate dello Stato che sempre più costantemente chiedono il nostro ausilio e il nostro supporto.

Continueremo ad operare nel segno di una storia e di una tradizione che ci vedono vincenti e leader in un settore, come quello dei diritti umani, dove da sempre siamo portabandiera di pace come ogni anno gli amici della Corea del sud ci rammentano venendo a renderCi omaggio nella nostra sede nazionale memori dell’importanza del famoso Ospedale n. 68 che da un lato salvò migliaia di vite umane e dall’altro diede il passi all’Italia per l’ingresso nell’ONU. Non voglio dilungarmi oltre nel narrare le gesta di straordinaria militarietà compiute dai Nostri uomini e di cui la storia e la Nostra Bandiera ne sono fedeli testimoni ma voglio piuttosto chiudere con un commosso pensiero rivolto a quanti hanno indossato la Nostra Uniforme e sono caduti nell’adempimento del servizio, a quanti non sono più tra di Noi e rinnovando gli auguri più vivi e ricchi di entusiasmo per un futuro sempre più brillante a ciascuno di Voi e all’Ispettrice Nazionale delle Infermiere Volontarie e a tutte le Infermiere Volontarie italiane perché questo 25 giugno segna anche il loro 114° Anniversario, Oltre un secolo in cui le “nostre” Infermiere hanno dato lustro al Paese e alla Croce Rossa Italiana.

Viva l’Italia
Viva il Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana
Viva il Corpo delle Infermiere  Volontarie della Croce Rossa Italiana”

Il messaggio del Maggiore Generale Gabriele Lupini

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