Alla presenza del Vice Ministro dei Patrioti e dei Veterani, Lee Nam-woo, del Generale Paul LaCamera, comandante dell’United Nations Command (UNC), dell’Ambasciatore Italiano in Corea, dott. Federico Failla, e dell’Addetto alla Difesa, Colonnello Nicola Gigante (AM), è stata deposta una corona di fiori presso la stele che ricorda l’attività dell’ospedale da campo gestito dal Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, che operò nel quartiere di Youngdeunpo-gu, presso la scuola elementare Usin.
I partecipanti alla cerimonia hanno ricordato i tragici eventi di quegli anni ed il generoso contributo dell’Italia, che, sebbene non facesse ancora parte delle Nazioni Unite, decise di dimostrare la propria solidarietà con la popolazione coreana, inviando l’ospedale da campo militare n. 68 della Croce Rossa Italiana, che operò fino al gennaio del 1955.
Oltre 200.000 pazienti di tutte le parti belligeranti vennero curati presso l’ospedale n.68, a testimonianza dell’azione umanitaria, della neutralità e dell’imparzialità della CRI ed in favore della pace che l’Italia ricerca ed incoraggia nelle aree di conflitto.
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